20.11.2014
“La riorganizzazione del sistema sanitario regionale può essere un’opportunità, ma è necessario far presente alla Regione le esigenze del nostro territorio che aspettano ancora una risposta e mettere in risalto le potenzialità che, grazie alle proprie eccellenze nel campo della salute, Prato può offrire per tutta l’area vasta. Porteremo a breve le nostre riflessioni direttamente all’Assessore Marroni in un incontro che abbiamo fissato”. Queste le parole del segretario del PD pratese, Gabriele Bosi, in merito all’annunciata riorganizzazione del Sistema sanitario regionale – con conseguente riduzione del numero delle Asl – e con la nomina del Direttore della Società della salute di Prato. “L’area provinciale necessita di una profonda riorganizzazione dei servizi socio-sanitari territoriali, per rispondere alle sfide ed alle opportunità della nuova struttura ospedaliera – spiega il PD pratese – Per questo i progetti già elaborati e mirati al sostegno ed al rilancio del nostro territorio devono essere adeguatamente sostenuti e finanziati. E’ importante più che mai che si affronti una fase di riflessione e consultazione dei territori, per evitare il rischio di una ulteriore centralizzazione e depotenziamento delle realtà locali”.
“Apprezziamo molto l’idea di spingere verso la costruzione delle reti ospedaliere e territoriali, ma siamo anche convinti che la semplice riduzione del numero degli enti, non accompagnata da una analisi approfondita dei risparmi effettivi, delle risorse, dei servizi e delle attività presenti, possa pregiudicare l’obiettivo di razionalizzazione e di migliore organizzazione del Sistema sanitario regionale. Il ruolo e gli equilibri di una riforma così dirompente – prosegue il PD – non possono prescindere dall’analisi delle ricadute effettive in termini di offerta sanitaria, né dalla definizione di precise funzioni, all’interno del sistema sanitario toscano, di ogni realtà locale coinvolta. In questo caso, pur senza alcuna velleità campanilistica, ci preme ricordare la posizione geografica centrale di Prato in un macro sistema di area vasta che la renderebbe adeguata a svolgere, anche in virtù della presenza di una struttura ospedaliera nuovissima, un ruolo di primo piano, rilanciando i servizi territoriali e sostenendo i servizi sanitari ospedalieri di eccellenza attualmente presenti”.