“Chiunque abbia un po’ di buonsenso e di volontà di guardare oltre sa bene che, quando si parla di grandi riconversioni delle città, niente può essere lasciato al caso o al pressappochismo. Chi siede in consiglio comunale, dovrebbe sapere che prima di dar forma ad un progetto deve essere curato ogni dettaglio, devono essere fatti rilievi necessari, stanziati i fondi adeguati. I progetti devono poi essere seguiti in tutto il loro iter, sempre nell’interesse dei cittadini, del loro futuro, della loro sicurezza.  Per queste ragioni le parole del consigliere di centrodestra Longo appaiono fumose, oltre che del tutto prive di visione: prima di tutto perché tutti i lavori a cui ha accennato stanno per partire, indifferenti al suo sarcasmo. Partiranno al di là delle scadenze elettorali, vicine o lontane che siano, perché a questa amministrazione sta a cuore il futuro della città ben più del consenso elettorale.

A Prato sorgerà un parco fluviale che riqualificherà le sponde del Bisenzio, e dovrà essere pronto prima della fine del mandato. Prato avrà opere rivoluzionarie, come il Parco nell’ex Misericordia e Dolce o il sottopasso al Soccorso, e sorgeranno dove il centrodestra aveva ipotizzato rispettivamente un enorme complesso residenziale e un viadotto da socialismo reale.
Prato avrà opere che – è vero- non serviranno al Pd come catalizzatore elettorale per le prossime amministrative, ma saranno centrali nella vita della Prato del futuro. Mette molta tristezza un’opposizione che rinuncia a pensare in grande per la propria città, soprattutto da parte delle stesse persone che, fino a qualche anno fa, facevano della pratesità un baluardo e che oggi invece si ritrovano a giocare al ribasso, opponendosi a tutto, facendo leva sulla paura del cambiamento.

Fa ancora più tristezza la scelta di una retorica di cattivo gusto, che non esita a tirare in ballo fatti drammatici e ancora caldi come quelli di Livorno (che nessuna attinenza hanno con Prato) solo per soffiare sul fuoco della polemica. Esistono città in Italia e in Europa – il consigliere Longo potrebbe informarsi – che in nome della bellezza e della funzionalità hanno rivoluzionato i propri quartieri, e l’hanno fatto, senza paura, proprio grazie a opere d’avanguardia. C’è poi da chiarire un punto: chi pensa che Prato sia una grande città ha il dovere di sognare e realizzare progetti all’altezza. È un peccato constatare invece che ci sono politici, anche giovani, che hanno perso del tutto la capacità di pensare oltre la propria legislatura. Invito il consigliere Longo a smettere di dipingere Prato come un piccolo paesino senza futuro. Prato è una grande città  e sarà ancora più bella se avremo la capacità di realizzare, non per l’oggi ma per le generazioni che verranno, tutti i nostri sogni”.

Lorenzo Rocchi – capogruppo Partito Democratico