22.11.2013
“Non l’ho mai fatto e oggi voglio farlo, voglio parlarvi della mia città. Mi perdonerà se la prendo a pretesto per un ragionamento più ampio, ma trovo l’esempio perfettamente calzante.
La mia città, ai più, non è nota per il suo Rinascimento, per Filippo e Filippino Lippi, per la cinta muraria trecentesca (una delle più antiche integre in Italia), per il castello voluto da Federico II, per il pulpito di Donatello che si affaccia dal Duomo, per il museo di arte contemporanea o semplicemente perché è la seconda città della Toscana per abitanti e forza economica.
La mia città è nota per due ragioni: la crisi del distretto tessile e la forte immigrazione cinese. La mia città è Prato.
Oggi la mia città è l’archetipo di ogni città italiana, dove i problemi si toccano e tutto è fermo…..” vai all’articolo completo