Il suo potrebbe essere definito un assessorato alle Opportunità: dalle Politiche Economiche per la città ai progetti per incentivare il lavoro passando per il Turismo, i rapporti con l’Università e con il mondo della Ricerca. Da dove si parte, come ente comunale, per dare opportunità sul piano economico a una città come Prato?
Daniela Toccafondi: Lavorando a uno sviluppo che coinvolga settori diversi tra loro. In tre anni abbiamo lavorato al disegno di una Prato più attraente per i giovani, dagli studenti ai professionisti, passando per chi ha in mente di fare impresa e attende solo l’opportunità giusta. Penso al recente progetto “Pop Up Lab”, che porterà nei prossimi mesi ad alzare di nuovo le serrande di una decina di fondi tra via del Serraglio e via Guizzelmi. E dopo toccherà anche a via Muzzi. Siamo felici di dare questa opportunità di provare a fare impresa a costo zero ai nostri ragazzi. Del resto le premesse sono già buone: in due anni ci sono state 149 nuove aperture in centro, segno che c’è fiducia e voglia di mettersi in gioco. La nostra attenzione si concentra adesso sulle periferie, per fare in modo che eventi e iniziative economiche diventino di casa anche lì. Non è tutto. Come assessorato abbiamo inoltre puntato molto sul rafforzamento dei rapporti fra il mondo delle imprese e i laboratori di ricerca, e abbiamo avviato un percorso per lo sviluppo del turismo tematico e per la promozione dei prodotti del territorio.
Il mondo dell’Università ha un ruolo di rilievo nel progetto di sviluppo della città, giusto? In che maniera?
D.T.: Senza dubbio. E non mi riferisco solo al Pin, ma anche alle Università straniere. Siamo in contatto con una nuova Università che arriverà in città nei prossimi mesi. Nel frattempo dal canto nostro, lavoriamo a tutti quei progetti che possano dare a Prato i servizi necessari per una città popolata da studenti. Penso alla Mensa che siamo riusciti ad inaugurare con tanto orgoglio in via del Serraglio, ma anche allo studentato che dovrebbe sorgere nella zona di piazza Ciardi.
Che dire del Tessile? Dal punto di vista dell’Amministrazione, Prato ha ancora i mezzi a disposizione per poter competere?
D.T.: Il Tessile rappresenta ancora il riferimento per l’economia del territorio, nonostante il calo della domanda. Per questa ragione il Comune di Prato si è fatto carico dell’analisi e dell’individuazione di nuove strade di sviluppo allo scopo di mantenere e implementare il know-how e di mettere in connessione il cosiddetto distretto della moda presente a Prato con quello dell’innovazione. Non a caso Prato, grazie al lavoro dell’Ufficio Europa del Comune, è stata scelta come leader del progetto europeo TCBL (Textile Clothing Business Lab) sui processi di riorganizzazione del settore tessile e abbigliamento in Europa. Questo ruolo ha portato alla costituzione di laboratori di ricerca finanziati dalla comunità europea relativamente ai temi della digitalizzazione e della ecosostenibilità delle produzioni.
Quali sono stati i rapporti del Comune di Prato con la Comunità Europea in questi tre anni?
D.T.: Siamo molto soddisfatti di quanto ottenuto dal Comune grazie ai bandi europei. Segno che i nostri progetti sono validi e di ampio respiro. E non mi riferisco solo al progetto TCBL: la progettazione europea per la prima volta si è fatta carico di intercettare risorse che riguardano non solo l’Amministrazione Comunale ma anche le partecipate. Lo Sportello Europa del Comune di Prato partecipa a tavoli di concertazione su temi legati all’economia circolare, alla smart city e alla immigrazione.
E per quanto riguarda la promozione del territorio?
D.T.: Una delle funzioni che il Comune di Prato ha ereditato dalla Provincia, all’inizio del 2016, è quella di ente promotore del territorio e die prodotti locali. Ma prima ancora del trasferimento delle competenze, il Comune aveva impostato l’attività di promozione assicurandosi la presenza all’esposizione universale Expo 2015 a Milano. Per rendere Prato più attraente abbiamo anche guidato il processo partecipativo per la nascita del brand città di Prato e ci siamo lanciati con entusiasmo nell’organizzazione della prima manifestazione enogastronomica della città, Eat Prato, alla quale hanno preso parte produttori, ristoratori, consorzi e associazioni di categoria con un altissimo gradimento da parte di tutti. I recenti dati dell’ufficio studi della Camera di Commercio sono confortanti perché denotano una crescita sostenuta nel settore del turismo che, partendo da numeri relativamente bassi, ha iniziato finalmente a crescere rispetto allo scorso anno. Per facilitare la voglia id fare impresa anche nel settore turistico, come amministrazione abbiamo deciso di fare delle valutazioni e misurazioni accurate che ci possano dare una mappa dettagliata del modo in cui questo importante settore sta progredendo in città”