17.11.2014

I Giovani Democratici di Prato hanno presentato un progetto per valorizzare la vocazione universitaria della città. Non solo il Pin, ma anche la presenza di università extraeuropee come Monash, New Haven e Arab Academy, ha spinto i GD a dar vita ad un progetto che diventerà mozione. L’obiettivo è quello di chiedere alla Giunta di valutare l’istituzione di una mensa e di alloggi universitari.  “In campagna elettorale ci eravamo confrontati con Matteo Biffoni – spiega il segretario dei Giovani Democratici Alberto Vignoli – trovando piena disponibilità per un progetto lungimirante come questo, in grado di valorizzare Prato rendendola una città universitaria. Attraverso il capogruppo Lorenzo Rocchi cercheremo  di dare gambe alla nostra idea di campus universitario, che non sarebbe da intendere come un campus all’americana bensì come un’area del centro dove gli studenti italiani e stranieri possano trovare tutti i servizi necessari”. Inoltre la mensa servirebbe anche gli studenti pratesi che hanno sede a Firenze ma che studiano nelle nostre biblioteche e che vorrebbero vivere il centro mangiando a Prato con la tessera mensa”.
“E’ un occasione anche per ripopolare il centro storico di “persone per bene”, che potrebbero riappropriarsi di zone difficili come Piazza Ciardi, Via Magnolfi, Via Santa Margherita, proprio lì secondo me dovrebbe essere aperta intanto la Mensa, – aggiunge Lorenzo Rocchi – aree del nostro centro storico che al momento sono percepite come fatiscenti e poco sicure e che potrebbero tornare a splendere se vissute dagli studenti. Un grazie davvero ai Giovani Democratici per la proposta, ci confronteremo al più presto con il Sindaco e la Giunta per trovare la soluzione migliore.”

“La proposta di istituire mensa e alloggi e universitari – conclude Marco Biagioni dei GD – costituisce soltanto il primo di una serie di progetti che i Giovani Democratici hanno in serbo per la valorizzazione della vita universitaria cittadina. Pensiamo a diversi punti di aggregazione per gli studenti, luoghi dove poter studiare anche nei giorni festivi e servizi che rendano la nostra città attrattiva anche sotto questo punto di vista. Non facciamo distinzioni tra università italiane e straniere perché vogliamo favorire lo scambio e l’interazione tra i diversi gruppi”