11.05.2014
“Il Laboratorio di Earth & Space Science Informatics (ESSI-Lab), dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) si è recentemente trasferito da Prato a Sesto Fiorentino e ha ricevuto ieri a Ginevra un prestigioso riconoscimento che premia gli sviluppi innovativi nel campo delle tecnologie geospaziali. Questo laboratorio era ospitato al PIN di Prato dal 2004, ma dal 27 ottobre scorso è stato costretto a trasferirsi a Sesto Fiorentino, al Polo Scientifico, perché l’amministrazione comunale di Prato non è riuscita a trovare uno spazio adeguato dopo che il PIN ha deciso di recidere i rapporti con l’Unità di Ricerca del CNR.
Eppure nei quasi 10 anni trascorsi a Prato il centro aveva triplicato il personale (da 3 a 10) e la produttività (13 progetti in corso). Da laboratorio decentrato era diventato un’Unità Operativa indipendente. Rimaniamo sbigottiti di fronte al fatto che Prato ha perduto, e questo è un fatto, una delle poche realtà di ricerca che ospitava, con l’aggravante della colpevole inconsapevolezza e sottovalutazione da parte dell’amministrazione cittadina, a cominciare dall’assessore competente, Rita Pieri. Ci piacerebbe che la città potesse tornare a offrire al CNR una sede adeguata, e che gli “scatoloni” e i “cervelli” portati a Sesto a fine ottobre riprendessero la via di Prato, come segnale che lo sviluppo dell’offerta universitaria (non dimentichiamoci la Monash e la New Haven) come tema centrale della salvezza della città. Gli assessori uscenti Rita Pieri e Giorgio Silli rivendicano “cinque anni di fatti e di risultati”: aver perso un gruppo di ricerca di successo senza accorgersene, non ci sembra un risultato di cui andare fieri”.
Ilaria Santi e Lorenzo Bigagli – PARTITO DEMOCRATICO PRATO