11.05.2014
Prato Contemporanea, in programma il 16-17-18 maggio, dovrebbe costare 600mila euro. Seicentomilaeuro. Seicentomilaeuro. Bene ripeterlo, perché si tratta di un’informazione che merita d’essere capillarmente diffusa in questa campagna elettorale.
In piena violazione del buon senso e del galateo istituzionale, il Sindaco Cenni e la sua Giunta, hanno fatto e faranno transitare due tranches straordinarie da 300mila euro dalle casse del Comune a quelle dell’Associazione culturale che gestisce il Pecci. Un enorme passaggio di soldi giustificato da una sola necessità: rendere impossibile il controllo per somme spese nel bel mezzo della campagna elettorale. Soldi di tutti noi cittadini.
Il 16-17-18 maggio prossimi artisti di fama internazionale saranno, loro malgrado, protagonisti della campagna elettorale del centro-destra. L’inganno è doppio: in primo luogo, Cenni non solo è Sindaco di Prato ma è anche Presidente del Pecci. In secondo luogo, Prato Contemporanea servirà a coprire il fatto che questa amministrazione non sia riuscita a portare a termine i lavori di raddoppio del museo.
Torniamo ai soldi, vera notizia di questa tre giorni. Cenni e la Giunta hanno deciso di corrispondere due contributi straordinari da 300mila euro al Pecci, uno già pagato, uno ancora da liquidare. 600mila euro non per completare i lavori del museo ma per un gigantesco spot elettorale, di altissima qualità non vi è dubbio. A questo spot dovrebbe partecipare tramite sponsorizzazione anche ASM, la società di gestione rifiuti. ASM verserebbe un contributo per Prato Contemporanea, un contributo che al momento non siamo in grado di quantificare. La tariffa rifiuti aumenterà e la società del Comune sponsorizza la campagna elettorale del Cenni. Un ottimo servizio pubblico, ma non certo per tutti.
Simone Mangani – consigliere comunale uscente e candidato consiglio comunale PD