14.06.2014
Intervista a Lorenzo Rocchi, capogruppo in consiglio comunale del Partito Democratico. Rocchi, 27 anni, studente di giurisprudenza all’università di Firenze ha ricoperto il ruolo di coordinatore della segreteria PD, commenta in questa breve intervista la nuova esperienza che lo attende.
Affidare il ruolo di capogruppo in Consiglio ad un giovane under 30 è senz’altro un segnale chiaro che il PD pratese ha voluto lanciare. Che cosa si “cela” dietro a questa scelta?
Lorenzo Rocchi: Non credo sia un segnale. E’ la fotografia di un gruppo dirigente che, negli ultimi anni, si è completamente rinnovato. Credo che dietro questa scelta ci siano alcune mie caratteristiche. Già coordinavo la segreteria del Pd e credo di aver svolto quel compito con impegno ed equilibrio, e penso che questo abbia influito sulla scelta da parte del gruppo, insieme al fatto di essere stato uno dei candidati più votati. Anzi, colgo l’occasione per ringraziare il mio meraviglioso gruppo in consiglio, al cui interno ci sono personalità e competenze molto diverse. Mi impegnerò affinché tutti possano essere messi nella condizione di servire al meglio la nostra città.
Davanti ci sono cinque anni di lavoro da portare avanti come capogruppo della maggioranza. Come immagina si svolgerà questo lavoro?
L.R.: Non sarà semplice perché le cose da fare sono molte. Ma i nostri concittadini ci hanno dato un mandato pieno, e non ci arrenderemo fino a che non siano state realizzate tutte le promesse che abbiamo fatto in campagne elettorale.
Qual è stato il momento più emozionante di questi ultimi giorni?
L.R.: Il mio primo intervento in consiglio, quando per la prima volta ho chiamato il mio amico Matteo “signor sindaco”. Solo li ho realizzato che avevamo vinto davvero.
Quali sono, a suo avviso, le prime tre priorità del gruppo in questa prima fase di lavoro?
L.R.: Il bilancio e la situazione delle nostre periferie. La precedente amministrazione ha dissestato le finanze del comune e non ha utilizzato la spesa pubblica per interventi strutturali ma solo per scelte sbagliate ed inutili spot pre-elettorali. Dobbiamo trovare la strada per recuperare risorse e destinarle alla riqualificazione delle nostre periferie. Luoghi ormai da tempo abbandonati, dove però continua a vivere la maggior parte della popolazione della nostra città e dove si concentrano le situazioni più difficili. E’ arrivato il momento di far capire a tutti che è cominciata un’altra storia.