16.06.2014
Intervista a Ilaria Santi, prima donna a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio Comunale di Prato. Insegnante, 47 anni, ha ricevuto un ampio consenso alle urne il 25 maggio.
Partiamo da un dato: la prima donna a ricoprire il ruolo di presidente del consiglio comunale. Che effetto fa?
Ilaria Santi: La prima reazione a questa domanda è un’altra domanda: ma perché in 70 anni sono la prima? Certamente, prima di me ci sono state tante donne che avrebbero potuto egregiamente ricoprire questa carica. È strano che non sia avvenuto prima, e accresce comunque mia la responsabilità.
Si tratta di un ruolo di garanzia più che prettamente politico. Qual è il modo attraverso il quale cercherai di guidare il lavoro dei consiglieri?
I.S.: Come ho detto durante l’insediamento dell’assemblea, il presidente rappresenta tutto il Consiglio. Non è solo il garante del corretto svolgimento dei lavori e della discussione, deve anche tutelare il ruolo del Consiglio, facilitare i rapporti con il Sindaco e la Giunta, fare in modo che la comunicazione sia puntuale ed efficace. Soprattutto, deve far sì che l’istituzione elettiva sia vicina ai cittadini, alla loro vita, ai loro problemi. I cittadini devono poter sentire che il Comune è l’espressione della loro sovranità. Per questo ho invitato i Consiglieri e le Consigliere a uscire dal Palazzo Comunale, ad andare ad ascoltare e a conoscere sempre direttamente i bisogni del nostro territorio. Ho espressamente menzionato le nostre frazioni, perché non dobbiamo considerarle ‘periferia’, ma centri con una loro vita e con bisogni specifici. Questo lavoro quotidiano di ascolto attivo e di partecipazione è indispensabile per fare della politica una buona politica.
Qual è stato il momento più emozionante di questi ultimi giorni?
I.S.: In queste ultime due settimane i momenti emozionanti sono stati molti: in particolare il 26 maggio, quando mi sono resa conto di quanto fosse netta e schiacciante la vittoria del nostro candidato sindaco e, subito dopo, di essere stata confermata con un gran numero di preferenze. Anche questo mi fa sentire più responsabile, perché c’è tanta gente che ha creduto nuovamente in me. Poi, naturalmente, giovedì scorso, al momento dell’insediamento del nuovo Consiglio Comunale: è stata una grandissima emozione aprire i lavori dell’assemblea, assistere al giuramento di Matteo Biffoni come Sindaco e alla mia elezione a Presidente.
Nel discorso di insediamento è emersa una precisa volontà di lavorare congiuntamente per la qualità delle scuole e per il futuro dei ragazzi che abitano a Prato. Qual è l’invito che rinnoverà più spesso ai consiglieri?
I.S.: Il mio invito è contenuto nel saluto che ho pronunciato al momento dell’insediamento del Consiglio: ogni Consigliere ha un mandato datogli dai cittadini, e nei prossimi cinque anni la prima preoccupazione deve essere quella di onorare l’impegno assunto con i cittadini quando ci siamo candidati: rappresentarli, comunicare con loro, fare in modo che dall’ascolto si passi alla proposta e, attraverso l’azione della maggioranza e dell’opposizione, ciascuna nel proprio ruolo e per la proprie competenze, la città possa ritrovare la speranza. Ritengo che sui temi del lavoro, della scuola, della cultura, dell’ambiente, il lavoro dell’aula debba essere sempre attento alla realtà dei fatti e in costante rapporto con i cittadini. Sono convinta, certo (ed è stato uno dei cardini del mio lavoro come consigliera PD nella scorsa legislatura) che il nostro futuro è nelle aule delle nostre scuole, e che le scelte politiche e amministrative devono nascere dalla persuasione profonda che impiegare risorse sulla scuola e sull’inclusione delle disabilità è un investimento, non un capitolo di spesa. Mi auguro che, insieme, potremo tenere fede a questo impegno di legislatura.