Un progetto per l’integrazione e l’accoglienza a Prato: è questo quello che i Giovani Democratici hanno realizzato dopo una campagna di ascolto che ha coinvolto più di quaranta realtà pratesi. L’obiettivo è presentare all’amministrazione e alla cittadinanza proposte che guardino allo sviluppo di una città multietnica, partendo dalle esperienze delle tante associazioni che operano quotidianamente sul sociale, l’integrazione, il lavoro e la formazione. “In un anno abbiamo condotto un’approfondita campagna d’ascolto. Punto di partenza del nostro percorso sono stati CAS e SPRAR. Il focus si è poi spostato sulle Associazioni di migranti, sulle realtà che si occupano di servizi, sulle Cooperative e sui Consorzi che operano nell’ambito dell’inclusione etnica e sociale. Fino alle Università, alle Scuole, ai Centri di ricerca, ai Comitati sul territorio, alle Categorie economiche e ai Sindacati” afferma Maria Logli, responsabile integrazione e politiche sociali dei GD Prato. Tra le idee quella di istituire un centro di ricerca che studi i fenomeni sociologici e antropologici della città, sfruttando la presenza delle Università; creare un polo multiculturale che ospiti e unisca le associazioni sull’immigrazione; e una gestione strutturata e collaborativa dell’accoglienza, che preveda percorsi per l’inserimento del rifugiato nella società.
Tutte le proposte, raccolte nel Documento “122 mondi, una sola città”, saranno presentate martedì 21 febbraio nella Sala Consiliare del Comune di Prato alle ore 21.00.
Precedentemente, alle ore 18, saranno organizzati cinque tavoli tematici, partecipati da oltre 30 realtà pratesi, che si confronteranno sulle idee espresse nel documento.

“Prato è una realtà che vanta una fittissima rete di Associazioni e attori nell’ambito dell’integrazione. Vogliamo che la nostra città sappia fare della sua peculiarità un punto di forza – continua Logli – ma il percorso verso la Prato coesa e inclusiva che immaginiamo deve essere condiviso e partecipato. Per questo noi, che agiamo in un partito, ci siamo affidati alle realtà del terzo settore non solo nell’ascolto, ma anche nella proposta. Concepiamo il 21 febbraio come il primo passo verso una collaborazione costante che valorizzi l’impegno e il lavoro di ogni parte”.
“A chi dice che il PD insegue le destre su un tema come questo, rispondiamo che è di sinistra un partito che si fa interprete delle esigenze degli ultimi e che sa valorizzare tutto quel mondo sociale che si occupa di chi ha meno tutele,nell’ottica progressista di una società inclusiva e coesa nella sua eterogeneità – dichiara Marco Biagioni, Segretario Provinciale dei Giovani Democratici – Con questo documento non vogliamo solo raccontare un nuovo modo di concepire l’identità pratese, ma vogliamo anche dimostrare che è possibile parlare di sviluppo e di crescita di un territorio guardando attraverso gli occhi dei più deboli”