02.02.2014
Il Direttivo del PSI pratese, dopo l’incontro con la segreteria del Pd e il loro candidato, ha deciso all’unanimità di sostenere la candidatura dell’On. Biffoni a sindaco di Prato condizionandola alla condivisione di alcuni punti politici e programmatici che dovranno ispirare l’alleanza di centro-sinistra.
Prato ha bisogno di una svolta che potrà essere data solo con un grande e largo consenso popolare. Il centro-sinistra dovrà pertanto essere concepito come un ambito aperto, promosso dai partiti ma disponibile a raccogliere nuovi contributi per riuscire a parlare a tutta la città.
La coalizione dovrà mantenere la propria valenza di indirizzo strategico e politico per i prossimi cinque anni ricostruendo la cinghia di trasmissione fra Amministrazione, forze politiche e cittadini restituendo così ruolo e dignità alla politica.
Le priorità di governo indicate dai socialisti sono le seguenti.
Ricreare le condizioni per lo sviluppo. Facilitare la maturazione di un contesto che consenta la ripresa evolutiva del tessuto sociale, culturale ed economico della città coniugando lo sviluppo del capitale industriale e umano con i valori di integrazione, partecipazione, solidarietà e legalità.
Rilanciare le politiche industriali. Bisogna riqualificare il sistema tessile allungando e allargando la filiera coniugando la tradizione pratese e le competenze del distretto cinese per sfidare i mercati con prodotti ad alta marginalità. Bisogna altresì mettere in relazione i saperi (Scuola, Università, formazione) con l’imprenditoria per avviare processi di evoluzione e diversificazione orientando il manifatturiero verso l’ambiente, il risparmio energetico, il ciclo dei rifiuti e l’ICT.
Ammodernare e semplificare la Funzione Pubblica perché diventi motore di sviluppo accompagnando e facilitando le iniziative d’impresa (punto unico per l’assistenza allo sviluppo economico).
Moltiplicare la partecipazione alla vita pubblica dei cittadini e dei migranti favorendo il loro ingresso nelle istituzione. Offrire ai cittadini gli spazi lasciati liberi dalle circoscrizioni per rilanciare il confronto fra territori e Amministrazione. Affiancare al Consiglio una Consulta aperta a tutti i cittadini. Promuovere il voto agli immigrati e ai giovani sedicenni.
Riconquistare la legalità. Essa è una conquista collettiva, si appoggia su un diffuso processo educativo e sulla consapevolezza dei propri diritti e doveri pertanto bisogna coordinare le azioni sul territorio con il pieno coinvolgimento delle comunità degli immigrati.
Una nuova missione per Prato.
Da città-fabbrica a città della cultura, snodo del turismo nazionale e internazionale. Cultura come motore di sviluppo. Si suggerisce la costituzione di un “coordinamento unitario della rete dei beni storici, culturali, artistici e naturalistici pratesi” appartenenti a Enti pubblici e privati con particolare riferimento al grande patrimonio della Curia.
Mobilità e trasformazione urbana. Spostare la mobilità su ferro collegandosi alla tramvia fiorentina. Riqualificare gli accessi alla città. Riprogettare l’intera area tra l’autostrada e il vecchio ospedale definendo una nuova centralità urbana. Ripensare l’ingresso dal Ponte Petrino, la dogana e lo stadio. Pedonalizzare il centro, realizzare parcheggi gratuiti e progettare un attraversamento del centro che decongestioni Piazza Mercatale. Valorizzare il costruito e rendere Prato piacevole da vivere.
