16.11.2014

Partirà in questi giorni da Prato una lettera indirizzata ai senatori e deputati del Partito Democratico, impegnati nella Commissione Lavoro, in merito all’attività svolta sul territorio dal Centro per l’impiego F.I.L.. A firmarla saranno i due consiglieri regionali PD, Fabrizio Mattei e Rudi Russo, il segretario provinciale Gabriele Bosi e il Sindaco di Prato e Presidente della Provincia Matteo Biffoni. “La F.I.L.- si legge nella lettera – è stata in grado di svolgere al meglio non solo le tradizionali funzioni di Centro per l’Impiego, ma anche di erogare servizi innovativi rivolti a particolari componenti del mercato del lavoro, per orientarle e indirizzarle verso comportamenti attivi di formazione, riqualificazione e inserimento lavorativo, sviluppando un forte sistema relazionale sul territorio al punto da diventare un punto di riferimento per le parti datoriali, sindacali e istituzionali per la programmazione degli interventi sul lavoro e per la gestione delle crisi aziendali”.”E’ di vitale importanza per il territorio pratese – prosegue il testo –  non disperdere il patrimonio che F.I.L. rappresenta e che rischierebbe di andare perduto se nella strutturazione della annunciata Agenzia nazionale per l’occupazione non potessero essere riassorbite le competenze che ad oggi F.I.L. esprime”.  “Vi chiediamo di poter prevedere, nella fase di regolamentazione del Jobs Act, modelli gestionali di erogazione dei servizi nei territori che possano valorizzare anche la possibilità di utilizzo di società strumentali. Il momento che l’Italia vive non è dei più sereni – conclude la lettera – ma siamo sicuri che in uno sforzo congiunto di volontà e azioni si possa arrivare a salvaguardare l’esperienza, senza rinunciare allo spirito di riforma che oggi attraversa con forza tutto il Paese e le sue istituzioni rappresentative”.

Di seguito il testo integrale della lettera:

 

Onorevoli deputati e senatori,

come noto è all’esame del Parlamento italiano il ddl delega denominato “Jobs Act” che mira a riformare, tra i diversi punti di intervento individuati, la disciplina dei servizi per il lavoro e delle politiche attive. Ci rendiamo chiaramente conto che le questioni affrontate sono molte e di una complessità notevole tanto dal punto di vista politico quanto di quello tecnico; tuttavia preme sottoporre alla vostra attenzione una questione che interessa il territorio toscano, ma che molto probabilmente si presenterà con caratteristiche simili in altre parti d’Italia.

Nella gestione dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, la Regione Toscana a seguito della delega ricevuta con il d.lgs. 469/1997 e della l.r. 32/2002 ha adottato un modello di riparto istituzionale-amministrativo che vede nelle Province il fulcro essenziale. Ciascuna Provincia, dal canto suo, ha adottato modelli gestionali diversificati, dall’istituzione di uffici con dotazione di proprio personale dipendente, all’affidamento diretto dei servizi a società strumentali, fino ai modelli misti pubblico/privato e l’appalto esterno di alcuni servizi. La Provincia di Prato fin dal principio si è dotata di una società partecipata, la Formazione Innovazione Lavoro (F.I.L.), inizialmente S.p.A. poi divenuta S.r.l. nel 2014, cui è affidata la totale gestione del Centro per l’Impiego e la formazione dei soggetti svantaggiati e deboli (disabili, giovani in situazioni di svantaggio sociale, disoccupati di lunga durata, neet). Dal 2010 la società è a partecipazione totalmente pubblica con un comitato di indirizzo formato da rappresentanti delle parti sociali.

Il radicamento nel territorio della società, la partecipazione degli attori organizzati del mercato del lavoro, una gestione non solo amministrativa del mercato del lavoro ma promozionale e vicina alle esigenze degli utenti, la possibilità di poter selezionare e motivare al meglio il personale ha favorito l’ottenimento di risultati oltre la media dei centri per l’impiego a livello nazionale, con la possibilità di adattarsi velocemente ai cambiamenti istituzionale e del mercato del lavoro. Attraverso questo modello gestionale, la F.I.L. è stata in grado di svolgere al meglio non solo le tradizionali funzioni di Centro per l’Impiego, ma anche di erogare servizi innovativi rivolti a particolari componenti del mercato del lavoro, per orientarle e indirizzarle verso comportamenti attivi di formazione, riqualificazione e inserimento lavorativo, sviluppando un forte sistema relazionale sul territorio al punto da diventare un punto di riferimento per le parti datoriali, sindacali e istituzionali per la programmazione degli interventi sul lavoro e per la gestione delle crisi aziendali.

Si intuisce come sia di vitale importanza per il territorio pratese non disperdere il patrimonio che F.I.L. rappresenta e che rischierebbe di andare perduto se nella strutturazione della annunciata Agenzia nazionale per l’occupazione non potessero essere riassorbite le competenze che ad oggi F.I.L. esprime: è specialmente il combinato disposto delle lettere c, f ed h del comma 3 dell’articolo 1 del Jobs Act a sollevare le nostre preoccupazioni e di quanti in questi anni hanno potuto apprezzare il grande lavoro svolto dal personale e dai dirigenti di F.I.L. per migliaia di lavoratori e lavoratrici pratesi. Pertanto, vi chiediamo di poter prestare alcune attenzioni a quanto sopra esposto e in particolare di poter prevedere, nella fase di regolamentazione del DDL di cui sopra, pur nell’ambito della scelta che si farà (Agenzia nazionale confederata o federata che sia), di prevedere modelli gestionali di erogazione dei servizi nei territori che possano valorizzare anche la possibilità di utilizzo di società strumentali. Il momento che l’Italia vive non è dei più sereni, ma siamo sicuri che in uno sforzo congiunto di volontà e azioni si possa arrivare a salvaguardare l’esperienza, senza rinunciare allo spirito di riforma che oggi attraversa con forza tutto il Paese e le sue istituzioni rappresentative.

Cordialmente,

Matteo Biffoni, presidente Provincia di Prato

Gabriele Bosi, segretario provinciale PD

Fabrizio Mattei, consigliere regionale PD

Rudi Russo, consigliere regionale PD