“Carola Rackete questa notte ha deciso di entrare nel porto di Lampedusa senza autorizzazione preventiva. Lo ha fatto dopo aver invocato lo stato di necessità, con un’azione di coraggio e in conformità con i trattati internazionali, dopo 17 giorni in attesa di un porto sicuro. Lo ha fatto perché un’operazione di salvataggio non può dirsi conclusa fino allo sbarco; perché il Governo italiano, già a conoscenza della procedura di redistribuzione avviata dall’Unione Europea, non ha comunque consentito l’operazione. Carola è stata arrestata con l’accusa di resistenza o violenza contro nave da guerra”. Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Prato esprime piena solidarietà e vicinanza alla “Capitana” e alle quarantadue persone che finalmente questa mattina hanno messo piede a terra, e condanna la strumentale condotta del Ministro dell’Interno.