“Sono convinto che il dibattito sul futuro di Gida rappresenti un’occasione molto importante non solo per lo sviluppo di questa azienda ma di tutto il nostro territorio. E’ in quest’ottica complessiva e più vasta che, a mio parere, è necessario inquadrare una discussione che deve tenere insieme gli interessi delle aziende coinvolte con le priorità della nostra comunità, in termini di tutela ambientale e capacità di sviluppo e innovazione. Il fallimento registrato dalla Valutazione d’impatto ambientale legata al progetto di termovalorizzatore ha dato la possibilità di individuare tecnologie più avanzate, che permettano di tenere insieme sostenibilità economica e ambientale; la parte tecnica di Gida ha avanzato una proposta interessante, che, attraverso un impianto modulare costituito da digestore anaerobico, essiccatore e gassificatore, permetterebbe di soddisfare questi criteri, innescando un processo di economia circolare in grado abbattere i costi dell’energia e ridurre al minimo la produzione di scarti senza ricorso all’incenerimento”. Queste le parole del segretario provinciale del Pd Gabriele Bosi.
“Economia circolare, riuso, rigenerazione, sono caratteristiche proprie del nostro distretto che dobbiamo saper valorizzare, se vogliamo dare a Prato un ruolo da protagonista nel prossimo futuro: è proprio su questi temi che si concentreranno i bandi per l’accesso ai fondi europei del settennato 2020-2027. Avere il coraggio puntare sull’innovazione – prosegue Bosi – vuol dire quindi intercettare i processi di cambiamento che interessano l’economia globale. Per questo investire su tecnologie a rischio obsolescenza solo per il timore della novità rappresenterebbe un grave errore. La Confindustria pratese ha dimostrato, ad esempio con la campagna per il progetto Detox, di essere attenta a questi argomenti; mi auguro quindi – conclude – che sia possibile trovare una giusta convergenza su un progetto, come quello del digestore anaerobico, capace di tenere insieme le esigenze di tutti e far fare un passo avanti alla nostra economia”.