16.09.2014

“Dopo aver insegnato nelle università di Venezia, Milano, Zurigo, Ginevra e Parigi, il professor Bernardo Secchi ci lasciò in dono l’idea di una città nuova e basata sulla mescolanza di edifici industriali e residenziali, che rimandava a una strategia progettuale tipica della fase di passaggio da un modello industriale “puro” a uno basato sulla maggiore integrazione con il settore terziario. Capì tra i primi che era giunto il momento di abbandonare il modello di crescita urbana regolata sul concetto di zonizzazione e che era il momento di applicare il concetto di rete per creare legami nuovi e trasversali nella crescita della città, creando un insieme di attività produttive, residenziali, commerciali, infrastrutturali e per il tempo libero in una mescolanza continua. Questa nuova impostazione portò Secchi a diventare un profondo conoscitore di Prato, lui che di Prato non era, attraverso il contatto diretto con la quotidianità della vita urbana, con i cittadini e i loro bisogni e desideri.

Più di un pratese ricorderà che quel PRG causò più di un “mal di pancia” per il suo impatto anche sul tessuto economico della città, costringendo molti ad abbandonare l’intenzione di diventare immobiliaristi o, in alcuni casi, “palazzinari”. Un PRG a tratti “visionario”, tanto era lontano dalla quotidianità di quegli anni e che oggi molti credono limitato alla sola zona del macrolotto 0, in cui la politica delegò ai nuovi pratesi di ridisegnare completamente, e spesso senza controllo, un quartiere intero a tratti abbandonato da chi c’era prima. Errore quindi politico, non tecnico. Forse l’unica pecca del suo lavoro fù il non aver capito quali dimensioni avrebbe assunto la presenza cinese, o meglio non averlo capito prima degli altri. La lezione di Secchi può dunque rappresentare un monito per il futuro su come l’ingegno e la creatività di un uomo possano essere compromessi da decisioni – non soltanto politiche – non altrettanto virtuose e lungimiranti. Con la consapevolezza di dover far tesoro di questo insegnamento, salutiamo con affetto un grande urbanista e, soprattutto, un grandissimo uomo”.

Filippo De Rienzo – Responsabile Urbanistica Segreteria PD Prato