14.01.2014
“La notizia di ieri sui dati delle comunarie del Movimento Cinque Stelle pratese lascia francamente un po’ perplessi. Pur comprendendo il desiderio di Fausto Barosco di raggiungere un buon risultato per esigenze interne, la prima perplessità deriva proprio dall’esito della sua performance: con tutta la benevolenza possibile e dando per buono il dato “gonfiato” dei 100, questo risultato, numeri alla mano, sarebbe stato un buon piazzamento per un consigliere di circoscrizione. Niente di più.
Il secondo dubbio invece è legato alla partecipazione generale: il dato “gonfiato” di 160 partecipanti è meno del 10% dei voti presi dalla lista dei pentastellati nel 2009, quando si fermarono a quota 1823. Un po’ poco, anche se sono contesti diversi. È quasi inevitabile pensare che i simpatizzanti del M5S siano in realtà simpatizzanti di Beppe Grillo, pronti a farsi trascinare dal comico/politico genovese fino alla fine del mondo ma poi decisamente più pigri quando si tratta di essere coinvolti dagli esponenti locali del movimento.
L’ultima considerazione riguarda la giustificazione del signor Cintolesi: “Abbiamo gonfiato in maniera proporzionale”. Caro Cintolesi, è evidente che essendo in discussione la partecipazione e non i risultati, tale risposta è inaccettabile ed è incompatibile con le regole della democrazia. Anche se ci sforzassimo di prenderla con tutta la benevolenza possibile, sarebbe inevitabile rimanere disarmati e molto più che infastiditi di fronte al qualunquismo da osteria dell’ “Abbiamo il Paese che racconta frottole dalla mattina alla sera e voi vi preoccupate di due numeri pompati?”.
Viene naturale farsi qualche domanda. Cosa dovrebbero aspettarsi Prato e i suoi cittadini nel caso la prossima fosse una Giunta a 5 stelle? Dovrebbero assistere a voci di bilancio “gonfiate in maniera proporzionale”? Riusciranno a “gonfiare proporzionalmente” le risorse a disposizione per le scuola, per la sanità, per i lavori pubblici per gli investimenti sulle infrastrutture?
Il tentativo di minimizzare poi è degno della massima pratese “la toppa è peggio del buco”. Cosa vuol dire che non dobbiamo confondere “la trasparenza di questa fase elettorale con quella che l’M5S vuole portare nelle istituzioni”? Delle due l’una: o vi siete resi conto che la frittata (politica e mediatica) è stata ormai fatta e provate in modo maldestro a riprendervi, oppure pensate di avere di fronte persone a cui si può raccontare tutto e il suo contrario. Ecco, sappiate che avete fatto davvero una brutta figura, perché i pratesi non si fanno raccontare la realtà da nessuno, hanno intelligenza viva, spirito critico e grande ironia e sicuramente si saranno divertiti con le vostre acrobazie”.
Filippo De Rienzo – Segreteria PD Prato