16.07.2015
“Leggo che un ex assessore alla sicurezza contesta il lavoro di analisi sullo spaccio della droga nel centro storico di Prato commissionato dall’attuale Amministrazione. Cose note, sostiene, che non richiedevano uno studio approfondito. Mi viene allora da chiedergli come mai, se il fenomeno era già così palese da tempo, durante i tanti anni in cui è stato assessore (prima con il Centrosinistra, poi con il Centrodestra), Milone non abbia mai messo in luce il problema né praticato azioni concrete per risolverlo. Faccio solo un esempio: secondo le analisi condotte, il numero di overdose registrate a Prato nel primo semestre del 2015 è lo stesso di quello registrato nel primo semestre del 2014, quando Milone faceva l’assessore alla sicurezza per la Giunta Cenni. Non ricordo tuttavia nessuna azione incisiva da parte sua o di quella Giunta sul fenomeno, che richiedeva invece di realizzare da tempo una strategia complessiva di intervento e contrasto”. Così il segretario provinciale Gabriele Bosi, in risposta al consigliere Aldo Milone.
“La verità è che in un anno di mandato questa Amministrazione ha fatto più cose di quante ne abbia realizzate la Giunta precedente in cinque anni: utilizzo degli operatori di strada, interventi per riqualificare l’area dello spaccio, presidio del territorio grazie alle forze dell’ordine, che grazie alla collaborazione con il Governo verranno implementate con 10 agenti di polizia, 10 carabinieri e 2 finanzieri (vedi l’esito del Tavolo Prato).
Il problema è complesso – prosegue Bosi – e il lavoro necessario sarà lungo, ma i numeri e le azioni messe in campo parlano chiaro e invece di paventare presunti attacchi da parte nostra verso le forze dell’ordine, con cui c’è sempre stata una collaborazione efficace, Milone rifletta sul suo operato ormai ventennale da Amministratore pubblico di questa città, prima di sentenziare contro chi si sta davvero operando per risolvere i problemi”.