24.03.2015
“Fin dall’inizio abbiamo sostenuto che si trattasse di un iter partito con il piede sbagliato in virtù delle violazioni al Regolamento Urbanistico. Non era regolare infatti il concetto di suddividere i lavori sulla Declassata in due lotti, procedendo alla costruzione delle rampe senza che tutto il resso fosse stato finanziato”. Queste le parole di Massimo Carlesi, consigliere comunale e capogruppo del PD al tempo in cui venne contestata alla giunta Cenni la regolarità dei lavori per il raddoppio di viale Leonardo da Vinci. A provarlo è una comunicazione dell’Autorità nazionale anticorruzione, alla quale i consiglieri democratici si erano rivolti nel 2013. “Quella relativa ai due lotti non è l’unica anomalia – aggiunge Carlesi – risultano irregolari sia l’affidamento diretto per lo studio dell’impatto ambientale, che ha sforato i canonici 40mila euro, che la scelta di impedire la partecipazione alla gara d’appalto di aziende più piccole, attraverso il cambiamento in corsa dell’importo destinato al progetto. Si è trattata di una perdita di tempo bella e buona per tutta la città – aggiunge – e la responsabilità politica no9n può che ricadere direttamente sulla giunta Cenni e sull’ex assessore Bernocchi. Attendiamo con fiducia che venga chiusa questa istruttoria per poter guardare avanti e riprendere il discorso dell’interramento che, anche secondo il sindaco Biffoni, rappresenta la via migliore da percorrere per sciogliere il nodo della Declassata”.