01.01.2014
“Gli eventi piovosi di questi ultimi mesi hanno evidenziato le criticità presenti nel reticolo idraulico del territorio pratese costituito dai corsi d’acqua superficiali e da un sistema fognario articolato e complesso, ma non sempre adeguato. In particolare, emerge con troppa frequenza la difficoltà nella gestione di una rete fognaria di tipo misto, che raccoglie le acque di origine civile, industriale e meteorica, in corrispondenza di eventi piovosi particolarmente intensi quali quelli che hanno caratterizzato tutto il 2013 e anche questo scorcio del 2014. Sorge, quindi, la necessità di rendere più efficiente il reticolo fognario procedendo nella separazione dei principali collettori di raccolta, per le acque reflue industriali da una parte e per quelle di origine civile e per le acque di pioggia dall’altra” Queste le parole di Filippo De Rienzo, responsabile politiche ambientali della segreteria PD pratese.
“Questa proposta nasce per rispondere ad esigenze innanzitutto di natura ambientale ma riteniamo possa essere in grado di ridisegnare ed incrementare l’efficienza dell’attuale sistema fognario e renderlo più rispondente alle necessità attuali della città – prosegue De Rienzo. – Unito a questa esigenza e strettamente interconnesso ad essa crediamo debba essere valutato in modo positivo un progetto che sta prendendo corpo in città grazie ad un gruppo di lavoro costituito da professionisti di diversa estrazione e che propone il recupero e la riqualificazione di alcuni percorsi storici delle antiche gore pratesi. La possibilità di far riemergere da un sonno antico le vie d’acqua che un tempo attraversavano la città e che collegavano il fiume Bisenzio al Torrente Ombrone, potrebbe essere non solo il sogno di un pool di professionisti ma la necessità di una città moderna, nella quale l’acqua che cade dal cielo viene costretta a correre lungo i percorsi delle gore storiche che un tempo addomesticavano la forza delle acque superficiali e da queste estraevano energia e lavoro. Se, negli ultimi decenni, l’acqua è stata, per Prato e per le sue attività, una risorsa scarsa, oggi possiamo tornare a pensare ad essa come una ricchezza e una opportunità di riqualificazione, utile per ridisegnare il volto ad una città orgogliosa del suo passato ma anche per darle una nuova veste, moderna e antica insieme. Un progetto, quello del recupero delle gore pratesi, che non può non sposarsi con la necessità di riqualificare il sistema fognario della città e dell’intera Provincia per rendere questo più efficiente, soprattutto più adatto ad affrontare le difficoltà emerse con il mutamento del clima e con il crescere della città costruita e del suolo impermeabilizzato”.
“Di fronte a queste emergenze e alle nuove esigenze della città – conclude Filippo De Rienzo – riteniamo irrinunciabile rinnovare i quadri dirigenti della politica della città, sostituendoli con una nuova classe dirigente in grado di proporre soluzioni innovative e concrete, con progetti che prevedono un programma certo di investimenti pubblici e privati.