30.04.2014

“Come preannunciato nei giorni scorsi, arriva il super incarico a Vittorio Sgarbi. Sono diversi i motivi che confermano la nostra contrarietà. In primo luogo la natura dell’incarico, quello di testimonial, che arriva dopo le ben note e spiacevoli vicende scaturite dalla mancata nomina del diretto interessato a direttore artistico del Museo Pecci, con parole neanche troppo lusinghiere per la città di Prato. Parole che tra l’altro ha ripetuto anche oggi, sbeffeggiando Cavallucci, attuale direttore del Museo. Poi l’assenza totale di un progetto di sistema e di lungo periodo. E infine l’entità dell’incarico, ben 70mila euro, assegnati a un mese dalla fine del mandato, con una metà che andrà a valere sul prossimo bilancio, e solo per organizzare tre mostre”. Queste le parole di Aurora Castellani, responsabile Cultura e Istruzione del PD pratese. 

 

“Ribadiamo con forza che a Prato non serve un altro spot elettorale, non servono show ma un “coordinamento del sistema culturale cittadino”, serio e organico. Non bastano inoltre costosi eventi a cambiare le cose e far riacquistare alla città la reputazione e il posto che merita in Italia e nel mondo – aggiunge Castellani – La cultura combacia con la visione che si ha del mondo e delle cose che lo abitano, e noi la immaginiamo come un investimento sul futuro, come diffusione della conoscenza, creazione di nuova economia, miglioramento delle condizioni di vita e riqualificazione del luogo in cui viviamo. Con un progetto che guarda lontano, che rifiuta i successi facili e immediati e coinvolge tutta la città. Non basta un costoso “deus ex machina”, con idee anche un po’ datate, soprattutto se a pagarlo sono i sacrifici dei cittadini”.