Bosi (Pd): “Basta propaganda politica negativa sulla pelle del Distretto”

“Basta propaganda politica negativa contro il Distretto pratese.” E’ quanto chiede il Segretario provinciale del Pd di Prato Gabriele Bosi. “Ancora una volta la Destra, in particolare il Senatore La Pietra, pensa di poter aumentare i propri consensi accodandosi a chi rilancia un’immagine negativa del nostro Distretto. E’ un tentativo già sperimentato in passato e che non ha mai portato i ritorni elettorali sperati. Questo perché i pratesi sanno che il nostro sistema produttivo nella sua maggioranza è un’altra cosa. L’unico effetto ottenuto dalla Destra, anche quando era al governo della città, è stato quello di danneggiare ulteriormente la reputazione delle aziende sane del nostro territorio”.

“Certamente”, continua Bosi, “nel Distretto esistono sacche d’illegalità che però non possono essere rappresentative dell’intero sistema produttivo. Per contrastare queste realtà le nostre istituzioni, dal Comune alla Regione passando dalla Prefettura e in collaborazione con le parti sociali, hanno messo in campo da anni un lavoro importante di controllo e di contrasto, che ha portato risultati concreti. Penso al Piano Lavoro sicuro, che sarà ulteriormente rinnovato per essere ancora più efficace e puntuale, penso allo sportello per la denuncia delle condizioni di sfruttamento lavorativo, penso ai protocolli sottoscritti e alle proposte elaborate per portare avanti un impegno comune tra tutti gli attori del Distretto”.
“Molte delle leve su cui agire per contrastare in modo ancora più determinato l’illegalità si trovano a livello nazionale”, continua Bosi. “Per questo è stata importante la visita del nostro Ministro del Lavoro Andrea Orlando, che ha preso impegni concreti per il nostro territorio. Il Distretto pratese nella sua stragrande maggioranza è un’altra cosa”.
“Proprio in questi anni”, conclude Bosi, “si stanno concretizzando progettualità importanti che guardano al futuro della nostra economia locale: penso all’innovazione a servizio delle imprese con la “Casa delle tecnologie emergenti”, penso alle politiche messe in campo sull’ambiente e sull’economia circolare per cui siamo conosciuti a livello internazionale, penso al lavoro portato avanti da “Prato circular city” sui temi della formazione professionale e delle competenze. Su questo livello di ragionamento dovrebbe misurarsi il confronto politico locale, non certamente nel cavalcare una propaganda negativa che ottiene l’unico risultato di danneggiare il nostro territorio”.