Bosi e Rocchi (Pd): “Il Governo metta la nostra città nelle condizioni di contrastare lo sfruttamento lavorativo. In arrivo anche un Ordine del giorno in consiglio comunale”

“E’ molto grave il caso dei due lavoratori pakistani vittime di un’aggressione che i Sindacati hanno denunciato come una ritorsione per una vertenza sul proprio luogo di lavoro”, dichiara Gabriele Bosi, Segretario provinciale del Pd di Prato. “Le Forze dell’ordine faranno il loro lavoro e accerteranno la dinamica e le responsabilità degli aggressori. Intanto, è evidente come lo sfruttamento lavorativo sia una realtà su cui occorre intervenire con maggiore fermezza, con l’aiuto necessario da parte del Governo nazionale. “In questi anni”, prosegue Bosi, “i controlli nelle aziende del distretto organizzati dalla Regione Toscana e svolti anche dalla Polizia Municipale del Comune di Prato hanno permesso un lavoro davvero importante, ma viste le competenze degli organi di controllo coinvolti, evidentemente si sono concentrati soprattutto sulla salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, altro tema su cui occorre vigilare sempre.

Ma per contrastare le irregolarità relative ai rapporti di lavoro e per reprimere lo sfruttamento con efficacia servono controlli speciali, che chiamano in causa altri enti dello Stato come Inps e Inail. Per questo occorre personale dedicato, che attualmente non è presente in numero adeguato nella nostra città, come denunciato da tempo dalle categorie economiche e dalle parti sociali del distretto, che su questo argomento hanno prodotto analisi e documenti che indicano con precisione i passi necessari da compiere. In tutto questo non dimentichiamo che grazie al nuovo articolo 603 bis introdotto dal governo precedente, oggi disponiamo già degli strumenti legislativi adeguati per combattere efficacemente gli sfruttatori”.
“Ora sta al Governo fare la propria parte” aggiunge il capogruppo del Partito Democratico Lorenzo Rocchi “Per questo, con un Ordine del giorno che presenteremo in Comune, chiederemo all’Amministrazione di farsi parte attiva nei confronti del Governo nazionale per mettere il nostro distretto nelle condizione di contrastare nel modo più efficace ogni forma di sfruttamento lavorativo e lesione dei diritti fondamentali sui luoghi di lavoro”.