04.12.2015

C’è anche Prato nella Legge di stabilità a cui stanno lavorando in questi giorni Governo e Parlamento. Nel testo della Legge, infatti, è presente la proposta di applicare a livello nazionale un progetto a cui sta lavorando da anni il Co.Ge.F.IS., l’istituzione pratese che riunisce i Sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil e l’Unione industriale: quello di realizzare un “welfare di distretto” che permetta di convertire in beni e servizi il premio di produttività dei lavoratori, attraverso una serie di convenzioni stipulate sul territorio; una forma di welfare che è attualmente prevista in alcune grandi aziende a livello nazionale e che Sindacati e Uip hanno proposto di estendere a tutte le imprese del nostro distretto che aderiscono al progetto. In questo modo, si avrebbe il duplice vantaggio di aumentare il potere di acquisto dei lavoratori senza gravare sul bilancio delle aziende: l’incremento di produttività o redditività determinato dall’andamento economico dell’azienda verrebbe infatti detassato e il bene o servizio ottenuto dal lavoratore risulterebbe di valore superiore in termini monetari a quanto percepito in busta paga.

“Questo progetto – dichiara Gabriele Bosi, segretario provinciale del Pd di Prato – ha ricevuto attenzione non soltanto dalla Regione Toscana, che lo ha inserito all’interno del “Progetto Prato”, ma anche da parte del Ministro del lavoro Giuliano Poletti, che ha deciso di non farne soltanto una sperimentazione locale ma di renderlo uno strumento applicabile a livello nazionale, confermando sia la detassazione dei premi produttività che la loro possibilità di conversione in beni e servizi, se previsti all’interno della contrattazione aziendale o territoriale. In questo modo si valorizza sia il ruolo delle parti sociali che gli accordi da loro stipulati nella dimensione di territorio o di distretto”.

“L’attenzione del Governo verso questa proposta – continua il segretario – è di fatto un riconoscimento verso la qualità di una sperimentazione locale realizzata dalla collaborazione propositiva di Sindacati e Industriali pratesi e che potrà diventare un modello nazionale, innescando un processo virtuoso che coinvolge i lavoratori, le imprese e il territorio. Il nostro distretto dimostra quindi di essere ancora una volta un laboratorio di politiche innovative legate al lavoro. L’iter della legge non è ancora terminato – conclude Bosi – quindi sarà necessario seguire costantemente lo sviluppo di questa proposta fino alla sua approvazione”.