PRATO, 27.09.2016 – “Continua l’incredibile battaglia del Gruppo consiliare del M5S di Prato contro il progetto del parco urbano al posto dell’ex ospedale. Trovo incomprensibile come un movimento che si definisce attento ai temi dell’ambiente possa contrastare la realizzazione di un grande parco verde nel Centro storico della nostra città, una delle più importanti operazioni di riqualificazione urbanistica a livello nazionale e che ha suscitato l’interesse di architetti di fama mondiale. Non avendo argomenti sul merito del progetto ora i tre Consiglieri attaccano l’Assessore Valerio Barberis per un presunto conflitto di interessi, dando informazioni false e smentite dall’interessato punto su punto (esempio: dicono che Barberis da professionista “ha sempre lavorato per il Comune di Prato” quando lui non ha mai lavorato per il Comune di Prato).
La parte più grave delle loro dichiarazioni è quella in cui ipotizzano un collegamento tra l’Assessore e due architetti che con il proprio gruppo di lavoro hanno presentato il portfolio di Alejandro Aravena, tra i dieci finalisti del bando. Peccato che l’Assessore non faccia parte della giuria che ha selezionato i progetti, in cui siedono invece architetti ed esperti di fama europea e internazionale. Peccato, anche, che i due architetti non siano, come sostengono i Consiglieri, assistenti universitari dell’Assessore”. Queste le parole del segretario provinciale del Pd Prato Gabriele Bosi.
“E’ evidente come quella dei tre Consiglieri pentastellati non sia polemica politica ma macchina del fango, utilizzata per un attacco meramente personale con argomentazioni false e smentite subito dai fatti, evidentemente attingendo notizie da informatori poco attendibili.
Non so se esistano gli estremi per una querela da parte dell’Assessore. So soltanto che non è questo un modo onesto di fare politica, e agli elettori di un movimento che si fregia tanto del marchio dell’onestà questo comportamento dei Consiglieri comunali a cinque stelle pratesi dovrebbe dare molto da pensare”.