31.01.2014

“In merito a quanto letto oggi su La Nazione credo che di tutto si possa parlare meno che di malumori nel centrosinistra. Mi pare giusto innanzi tutto ricordare in sintesi perché anche la minoranza congressuale abbia sostenuto e lavorato alla candidatura di Matteo Biffoni. Ritengo che la dimensione politica e culturale del confronto in atto con il centrodestra  richieda una leadership autorevole, in grado di reggere la durezza dello scontro che si prefigura. Non è il tempo di “candidati tecnici” se si vuole mobilitare la sinistra pratese  e rivolgersi con voce convincente ai moderati. Attraverso  discussioni, confronti e partecipazione, siamo arrivati alla conclusione che il  futuro di questa città lo si possa esprimere con la candidatura di Matteo Biffoni poiché è l’ora di imprimere un deciso cambiamento rispetto alle forze che negli ultimi anni hanno guidano la città. Il prevalere di interessi particolari, di culture politiche contrassegnate dalla paura e di visioni miopi sul come concepire la convivenza civile, ha in questi anni bloccato Prato impedendole di cogliere grandi opportunità. 

Matteo Biffoni, senza ricorrere a toni e comportamenti rissosi e volgari, già dal primo incontro pubblico di Viaccia si è impegnato ad attuare un programma assieme a tutti coloro che lo sosterranno. Un programma riassumibile in un rilancio del ruolo di questa città, capace di accogliere e integrare chi arriva per cercare nuove opportunità e di proiettarsi nel mondo mettendo al centro progettualità e sapere. Noi tutti aspiriamo ad una città che sogna e che lavora, ad una città che fa cultura, che tende la mano agli altri, che prepara il futuro per i bambini, divenendo città dei giovani e per i giovani.

Biffoni è il candidato del PD e benvengano le liste civiche decise ad appoggiarlo e sostenerlo in base al suo programma per la città. Ribadisco con forza che non esiste nessun malumore presunto ma solo la voglia di far bene e lavorare per consegnare alla città una squadra in grado di restituire speranza e prospettive. Mentre noi lavoriamo compatti per il bene di Prato le divisioni si fanno invece sempre più evidenti nel centrodestra”.

 

Gabriele Alberti