03.02.2016
“Siamo ancora convinti che gli strumenti dell’urbanistica e delle politiche sociali possano essere quelli validi per contrastare la diffusione dello spaccio nel nostro centro storico. Detto questo, non possiamo chiudere gli occhi di fronte a spacciatori con facce, nomi e cognomi, turisti della droga che scendono alla stazione del Serraglio e ripartono. Stiamo combattendo con forze ben superiori a quelle che di solito competono a un’amministrazione comunale, ma da soli non ce la facciamo: gli spacciatori e i responsabili di questo traffico vanno arrestati, le procure devono perseguire e i magistrati devono emettere condanne efficaci e in tempi brevi. Non è la prima volta che mi domando se remiamo tutti nella stessa direzione, abbiamo aspettato troppo”. Così il capogruppo del PD Lorenzo Rocchi sulla questione dello spaccio sollevata dal programma “Le Iene”. “Dal punto di vista sanitario e della prevenzione, il Comune sta dando il massimo: senza l’impegno della commissione competente e lo studio del fenomeno portato avanti dalla commissione speciale, saremmo ancora al punto di non conoscere ciò che succede in città, da dove vengono i tossicodipendenti e come poter intervenire. Ovvio che non possiamo andare oltre alle nostre competenze, la sicurezza e l’ordine pubblico sono materie che per forza di cose devono essere condivise con organi come la Prefettura e la Questura. Dal canto nostro siamo costantemente impegnati in un lavoro di conoscenza e prevenzione, attraverso gli operatori di strada, e nella costruzione di una solida rete che possa gestire questa emergenza. Attraverso il coordinamento tra Sert di Area Vasta, 118, Asl e pronto soccorso, andiamo avanti in attesa del sostegno dovuto da chi, a differenza nostra, può indagare e mettere fine a questo flusso di spaccio che investe la nostra città”. Queste le parole di Gabriele Alberti, presidente dell commissione sanità e membro della commissione speciale dedicata alla prevenzione e al contrasto della tossicodipendenza.
Immagine iltirreno.it