“Che l’interramento della Declassata al Soccorso sia un progetto importante, ambizioso e quindi anche complesso credo che nessuno lo abbia mai nascosto. Ma da qui al pessimismo del Consigliere Antonio Longo, che addirittura parla di un’opera che “sicuramente non vedrà mai la fine” ce ne corre davvero. Il Centrodestra pratese sembra convinto che si tratti di un progetto impossibile da realizzare, nonostante il parere di tecnici che, se da una parte hanno giustamente spiegato le indubbie complessità di questo intervento, dall’altra hanno anche indicato una precisa tempistica dei lavori. Vorrei rassicurare, quindi, l’opposizione: il fatto che il Centrodestra non sia riuscito a fare niente per la Declassata durante i suoi cinque anni di governo non vuol dire che nessun altro possa riuscirci.
Questa Amministrazione in due anni e mezzo ha elaborato un progetto, trovato i finanziamenti necessari e avviato un preciso percorso di realizzazione superando le numerose trafile burocratiche locali e nazionali; i problemi esistono, ma sono stati spiegati con trasparenza ai cittadini, insieme alle concrete proposte di soluzione.
Mi sorprende come il Consigliere Longo parli di una “totale mancanza di lungimiranza”, per un progetto che permetterà di rendere più efficiente una infrastruttura e allo stesso tempo di riqualificare un quartiere della città attraverso la realizzazione di spazi pubblici per i cittadini. Viene da chiedersi quale sia la lungimiranza proposta dal Consigliere: forse il Viadotto sostenuto dalla Giunta Cenni, destinato a dividere per sempre due parti della città e ad aumentare il carico urbanistico in un quartiere densamente costruito? A me questa pare cecità, piuttosto, e mancanza di coraggio. La politica “dei piccoli passi” del Centrodestra pratese non ha dato molti frutti, per Prato. Preferisco l’ambizione, che caratterizza questa Amministrazione, di ridisegnare il volto della città, dall’ex Ospedale al Macrolotto zero, dal parco fluviale sul Bisenzio all’interramento della Declassata. Prato merita di pensare in grande, in linea con la propria storia, e per questo sarà necessario l’impegno, la pazienza e il contributo di tutti, ognuno per la propria parte”.

Gabriele Bosi – segretario provinciale PD Prato